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Porte Urbiche

Porta Napoli

Il portale replica in maniera quasi perfetta e ovviamente in dimensioni minori  il disegno di Porta Capuana a Napoli.

Essa fu realizzata da Ambrogio Attendolo alla fine del '500 per celebrare il regno di Filippo II, nell'ottica dell'ammodernamento delle fortificazioni cittadine.

Nel 1831 il portale fu spostato dalla sua ubicazione originaria, dove oggi è rintracciabile il ponte nuovo della SS7 Appia, per essere rimontato sulla precedente Porta Nugent realizzata nel 1819.​

A testimonianza di ciò l'incompatibilità tra l’apertura esterna e quella interna della porta, decisamente più grande in modo da permettere la presenza dei meccanismi per il ponte levatoio.​

L'Imperatore Federico II volle realizzare sul Ponte Romano, sul quale passava la Via Appia, una monumentale costruzione fortificata che oltre alla funzione strettamente difensiva potesse essere considerata come un vero e proprio arco trionfale. ​

La struttura infatti possedeva tra le due torri a base ottagonale, un vero e proprio arco di trionfo ricco di decorazioni e sculture, a dimostrazione della potenza imperiale che si contrapponeva  al vicino Stato Pontificio.

L'intera porta fu demolita in parte dal Duca D'Alba nella seconda metà del '500 nel periodo in cui l'intera cinta muraria cittadina fu modernizzata secondo i criteri più avanzati.

 

Essendo la porta posta a protezione di un punto nevralgico quale il ponte che dava accesso alla città, si decise di inglobarla in un vero e proprio forte detto del "Cavaliere", che verrà poi smantellato a sua volta agli inizi del XX sec.

Tutte le decorazioni e sculture furono in parte disperse e in parte riutilizzate.

Oggi alcune di esse sono conservate all'interno del Museo Campano, insieme ad alcune rappresentazioni della porta federiciana

Torri di Federico II (Porta Roma)
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