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Polveriere

La polveriera fu inserita al di sotto della quota stradale in un fossato allagabile in caso di pericoli estremi sia perché esso potesse contenere efficacemente eventuali esplosioni e sia per renderla poco visibile agli occhi degli assalitori. Essa presenta un sistema a doppia porta che bloccava l'ingresso dell'umidità, una serie di finestrelle per l'aereazione e una muratura particolarmente massiccia con tetto rinforzato per resistere ai colpi di cannone, inoltre attraverso una scala si accede ad un livello sotterraneo, una sorta di cantina usata per il deposito dei munizionamenti più pericolosi.​

Magazzino delle Polveri Santa Caterina

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Questa polveriera venne realizzata in un secondo momento dall'ingegnere Filippo Marinelli e riprende, in piccolo, le stesse caratteristiche costruttive del magazzino Olivares presentando murature spesse e una maggiore fortificazione della copertura per reggere meglio al tiro dei cannoni.​​

Anch'essa è inserita in un fossato,  al di sotto della quota stradale ma non presenta un ambiente sotterraneo, essendo un magazzino di importanza minore.​

 

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Magazzino delle Polveri Olivarez

Fu la prima polveriera ad essere realizzata da Gabriele Montani tra il 1715 e il 1721, negli anni in cui si stava riammodernando totalmente la difesa cittadina.

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